Scoprire la volontà di Dio
Pietro Bolognesi 29/07/22
Partendo dal testo di Rom. 8, 28, il relatore ha affermato che noi siamo certamente benedetti nel progetto eterno di Dio. Questo contrasta con il clima in cui viviamo. Le ansie riguardano il tentativo di costruire certezze nel presente, ma appena si guarda al futuro iniziano le incertezze. Il credente è persuaso che Dio ha un piano nella sua vita e questa è un’assicurazione profonda che sente nel suo cuore. La vita cristiana è fatta di scelte ed il Signore conduce attraverso:
1. La Scrittura, mezzo principale per formattare il nostro pensiero. Abbiamo bisogno che la nostra intelligenza sia sollecitata. Essa risveglia la nostra mente permettendoci di comprendere il disegno di Dio. Salmo 119, 18 “…contemplerò le meraviglie della tua legge”, è così che ci facciamo condurre dalle Sue categorie.
2. Le circostanze portano un elemento di serenità in quanto il Signore controlla tutta la realtà, le cose non sfuggono al suo disegno provvidenziale. Non essere arroganti (Gc 4,16) in quanto la Sua volontà rimane l’elemento determinante nelle circostanze.
3. La comunione dei santi, uno strumento per stemperare le nostre ansietà (Pr. 11,14; 12,15; 15,22).
Abbiamo bisogno che la dimensione corporativa sia più concreta, imparando farsi dire, non le cose piacevoli, ma quelle che ci orientano nella profonda conoscenza del piano di Dio. La preghiera ha un grande ruolo in tutto questo processo e la fede è volere ciò che Dio vuole: qui si trovano le nostre certezze (Fil. 2, 13). Bisogna avere la certezza che Dio ci sta guidando e non coltivare sospetti o percentuali di riserva nei suoi confronti. Possiamo realizzare il senso di appagamento, il nostro pastore ci sta guidando, agisce per il nostro bene, possiamo riposare e realizzare il senso di appagamento dentro le difficoltà della vita. La comunione è un privilegio che porta la luce rispetto alle ombre, nella nostra vita. Ci vuole far vivere, non sopravvivere o esistere semplicemente.